DECRETO RISTORI-BIS: INCENTIVI A FAVORE DELLE ZONE ROSSE ED ARANCIONI
Il DL del 9 novembre 2020 n.149, cosiddetto Decreto Ristori Bis, ha introdotto alcune misure a sostegno dei lavoratori e dei settori produttivi interessati dall’ultimo DPCM.
È previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto: per gli operatori beneficiari del contributo e che hanno subito ulteriori restrizioni, è previsto un aumento del contributo del 50%. Il contributo a fondo perduto è stato previsto per le aziende che operano nelle Regioni arancioni e rosse: l’elenco è stato aggiornato con il Decreto Ristori Ter che ha portato all’inclusione delle attività di commercio al dettaglio di calzature tra quelle che, nelle cosiddette zone rosse, sono destinatarie del contributo.
Con il Nuovo Decreto è stata prevista la costituzione di un fondo per ristorare le perdite subite dalle attività economiche che abbiano sede nei centri commerciali e che svolgono attività di industrie alimentari.
Il credito d’imposta sugli affitti è stato esteso a tutte le imprese che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e che operano nelle zone caratterizzate da uno scenario di massima gravità, prevedendo un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre. È prevista la cancellazione della seconda rata dell’IMU per le imprese che operano in aree caratterizzate da un livello di massima gravità, a condizione che i proprietari siano anche i gestori dell’attività.
Per i soggetti che esercitano attività economiche sospese è prevista la sospensione delle ritenute alla fonte, dei pagamenti IVA per il mese di novembre e dei contributi previdenziali e assistenziali. Per i soggetti per i quali sono stati approvati gli ISA è stata disposta la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o dell’unica rata dell’acconto di IRPEF, IRES e IRAP.
Nelle regioni rosse, essendo prevista la sospensione delle attività didattiche, è stato previsto un bonus baby sitter di €1.000,00 e, nel caso in cui non fosse possibile lavorare in modalità agile, oppure il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile per i genitori dipendenti.
Con un fondo straordinario viene previsto un sostegno a favore di soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale che non rientrano fra i beneficiari del contributo.
È prevista una totale decontribuzione per il mese di dicembre per le imprese attive nel settore della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura che abbiano i codici ATECO indicati nell’Allegato 3 del Decreto.
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